La crisi economica ha spinto le imprese del Paese ad affrontare un percorso di innovazione. Grazie al proprio know-how e alla professionalità dei propri collaboratori, la Loson è in prima linea sul fronte del cambiamento ed è pronta a portare la “rivoluzione del carbonio” nella meccanica made in Italy.
Il sistema industriale italiano si trasforma, almeno in parte. L’emergenza ha portato le aziende a scalfire alcune delle normali resistenze al cambiamento. Investimenti, anche se selezionati, processi di innovazione tecnologica e altro ancora. D’altra parte, la competitività sui mercati si mantiene e si espande attraverso l’adozione di nuove tecnologie e l’aggiornamento dei metodi produttivi.
Il palcoscenico del cambiamento ha tra i protagonisti anche i compositi e tra questi il carbonio. Materiali che sono in grado di garantire efficienza, risparmio energetico e maggiore produttività.
Una rivoluzione, quella del carbonio, che sta gradualmente e rapidamente conquistando nuovi mercati (“Industria italiana” racconta la fibra di carbonio di Loson). Per esempio, negli ultimi mesi, hanno subito una decisa accelerazione gli ordini nel settore della robotica collaborativa. Il medesimo fermento coinvolge anche l’industria del packaging e quella del trasporto su rotaia. In tanti settori “là dove c’era l’acciaio ora c’è la fibra”. Di carbonio, appunto.
La Loson si è attrezzata per interpretare e offrire idee e prodotti capaci di cambiare il sistema produttivo di un’impresa meccanica. Un vantaggio competitivo frutto degli investimenti e della ricerca. Abbiamo usato il know how-acquisito, in anni di lavoro, nel settore aereospaziale, per lavorare nel mercato della meccatronica, per cercare nuovi clienti. La diversificazione è stata una delle nostre chiavi di volta.
Le basi di questo percorso si fondano sulle nostre risorse, altamente qualificate (Loson: le nostre certificazioni, il nostro impegno per l’innovazione e per la formazione continua). Abbiamo creato l’ambiente ideale per formare personale, speriamo di alta professionalità.
I nostri collaboratori hanno superato i duri mesi del lockdown: le linee di produzione non si sono mai fermate. Le disposizioni di legge sul distanziamento fisico, sulla tutela della salute, hanno rimescolato le carte anche nella Loson. Abbiamo ripensato il sistema di produrre, anche attraverso un uso equilibrato dello smart working. Il lavoro a distanza ci ha consentito di affinare i processi, di migliorare le fasi della progettazione. Abbiamo investito sulla maggiore responsabilizzazione dei collaboratori. La scelta ha consentito di proporre al mercato soluzione innovative. Il risultato? La capacità di trovarsi pronti ad ascoltare la domanda del mercato nel momento della ripartenza.
La Loson è diventata attore che punta sulla meccatronica del nuovo millennio. Che vuol dire passare dal mondo meccanico, a una dimensione che porta verso un settore ad ancora più alta ingegnerizzazione. Dalla tuta blu al camice bianco.
L’indice di fiducia PMI in Italia è tra i più alti fra i Paesi europei (53,1 contro il 52,2 della Germania, 49,8 della Francia e 49,9 della Spagna, su dati rilevati da Ihs Markit), un segnale importante. Indica la volontà delle imprese di farsi trovare pronte alla ripresa, che in parte è già in corso. E la Loson ha i mezzi per cogliere questa opportunità.